“La carta di identità” con le informazioni che contiene è l’unico mezzo che consente al consumatore di compiere scelte consapevoli.
Le fonti normative che regolano l’etichettatura dei prodotti ittici si trovano nel Reg. UE n. 1169/2011, emanato al fine di uniformare le legislazioni degli Stati europei, e nel Reg. UE n. 1379/2013, avente a oggetto una specifica normativa per il pescato e l’acquacoltura: pesci vivi, freschi, refrigerati, congelati, secchi, salati e affumicati e i filetti di pesce oltre che molluschi e crostacei. Secondo questo regolamento, l’etichetta dei prodotti destinati al consumatore finale deve riportare le seguenti informazioni obbligatorie: la denominazione della specie e il nome scientifico in latino in base a un elenco predisposto da ciascuno Stato membro; la condizione fisica, ad esempio se è surgelato o decongelato; l’indicazione del metodo di produzione, ovvero se il pesce è pescato – in mare o in acque dolci – o allevato; la zona di pesca o d’allevamento (per il pesce d’acqua dolce è necessaria sia l’indicazione del fiume o del lago sia del Paese, mentre per il pesce proveniente da acquacoltura si deve indicare il Paese di provenienza) e la tipologia di attrezzi da pesca impiegati e gli ingredienti, se presenti.
Se invece il prodotto ittico è confezionato, ai sensi del Reg. UE 1169/2011 sono obbligatorie anche le informazioni relative alla quantità netta e al lotto di produzione che permette di risalire all’origine in caso di necessità di ritiro dal mercato; il nome o ragione sociale e indirizzo del responsabile commerciale; la data di scadenza, di congelamento e quella sino alla quale l’alimento preserva le sue proprietà.
Inoltre, è possibile indicare varie informazioni facoltative a condizione che siano riportate in modo chiaro e inequivocabile, come la data di cattura dei prodotti ittici o il porto di sbarco o la tipologia degli attrezzi da pesca. Le informazioni obbligatorie devono essere di facile lettura e non possono essere in alcuna maniera oscurate da altre indicazioni.
Sono all’ordine del giorno i sequestri delle Forze dell’Ordine per irregolarità nelle modalità di etichettatura commesse da soggetti senza scrupoli che, per motivi di lucro, agiscono in spregio alle norme mettendo molte volte a rischio la salute dei consumatori.
Il consiglio dunque è sempre quello di rivolgersi a fornitori di comprovata fiducia e, naturalmente, di buttare sempre un occhio all’etichetta.
Daniela Mainini
www.centrostudigrandemilamo.org