ETICHETTA DELL’OLIO IN BRAILLE

L’Unione Italiana dei Ciechi fu fondata a Genova il 26 ottobre del 1920 da alcuni militari che avevano perduto la vista durante il primo conflitto mondiale. Oggi si sa che in Italia i non vedenti e gli ipovedenti sono tanti, un milione e mezzo.

Come fare a non discriminarli nel momento della scelta dei prodotti da acquistare?

 

 

 

 

Il CREA, Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria, con il suo centro di Olivicoltura, Frutticoltura e Agrumicoltura, in collaborazione con l’Unione non vedenti e ipovedenti di Cosenza, con la Sisspre Srl e con l’azienda agricola Oli Tucci, propone l’etichetta narrante, che consente di acquisire facilmente informazioni sulla composizione e sulle proprietà dell’olio d’oliva.

 

 

Obiettivi importanti

 

Un progetto, quindi, di inclusione sociale, pari opportunità ed educazione alimentare, in cui il CREA ha fornito le indicazioni per l’etichetta in braille e ha sviluppato la tecnica di comunicazione per raccontare la cultivar; Sisspre, startup dell’innovazione, ha creato la tecnologia adatta all’etichetta narrante; l’Unione non vedenti e ipovedenti di Cosenza ha realizzato la grafica e stampato l’etichetta; l’azienda Oli Tucci ha promosso l’iniziativa.

 

L’etichetta, nel caso dell’olio extra vergine e vergine d’oliva, oltre alla composizione e alle proprietà nutrizionali, riporta altre informazioni tra cui la denominazione di vendita e la designazione dell’origine (il Paese di provenienza delle olive e dell’olio). Se non c’è scritto “extravergine”, significa che l’olio non è il frutto della prima spremitura delle olive. L’etichetta deve inoltre indicare se l’olio è italiano o se proviene da olive europee o extraeuropee (in quel caso, quasi sempre tunisine).
Anche Italia Olivicola, la prima organizzazione della produzione olivicola italiana, con più di 250mila soci aderenti in 15 Regioni, già da diversi anni ha proposto le etichette per non vedenti con il linguaggio braille, con la provenienza e la tipologia di olio, sia per i marchi con cui ha collaborato sia per i marchi propri con i quali va sul mercato.

 

L’obiettivo è far sì che il prodotto diventi fruibile da tutti i cittadini, e non tanto per questioni legate al mercato quanto per motivi riguardanti la promozione del prodotto olio extravergine di oliva 100% italiano. Un’eccellenza nazionale da salvaguardare e valorizzare, un prodotto che non deve escludere nessuno.

 

La redazione

info@cibiexpo.it

 

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