Le avete mai raccolte camminando nei campi o in qualche giardino? Se si è capaci di riconoscerle, sono ottime e ricche di micronutrienti. Onestamente, quando penso alle erbe spontanee, mi viene in mente un mio amico di infanzia che brucava il prato. Male non è mai stato e la cosa mi divertiva. Oggi, sono sicuramente più curiosa e scoprire le differenze di quello che per me, un tempo, era appunto solo prato, che si trattasse di città, di montagna o di campagna, mi affascina molto, tanto più con l’idea di poter trovare qualcosa di nuovo da cucinare e assaggiare..
Ortica
(Urtica dioica e Urtica urens)
Nonostante sia una pianta urticante, è commestibile e salutare. Tra le cento specie di ortica, le più comuni sono l’ortica maggiore (Urtica dioica) e l’ortica minore (Urtica urens). La parte urticante è presente nei filamenti della peluria che ricopre tutta la pianta. Cuocendola, però, diventa un alimento preziosissimo dal punto di vista nutrizionale, ha gusto delicato, ideale nei risotti, nelle zuppe o negli gnocchi.
Stagionalità: primavera e estate.
Aspetti nutrizionali: è ricca di magnesio, ferro, potassio, calcio, vitamine A e C. È digestiva, depurativa, diuretica, antireumatica, tonica, astringente e ha effetti benefici sulle infezioni del cavo orale.
Tarassaco
(Taraxacum officinale)
È una pianta spontanea infestante. Molti la chiamano “dente di leone” quando il fiore è giallo, ma anche “soffione” quando dal fiore si sviluppa il frutto che si trasforma in polline. Le foglie, lunghe, dentellate e contenenti una sostanza lattiginosa, sono ottime per depurare l’organismo. Il suo sapore amarognolo è molto apprezzato nelle insalate. Può essere cotto, utilizzato nei ripieni, nei primi piatti o come contorno.
Stagionalità: primavera, estate e autunno.
Aspetti nutrizionali: le foglie contengono rame, magnesio, calcio, ferro, acido folico e vitamine B6, potassio e vitamine A e B. È un potente diuretico ed è decongestionante.
Rabarbaro
(Rheum rhaponticum)
Viene considerata una pianta ornamentale, ma si tratta di un ortaggio. La parte commestibile è lo stelo. È carnoso come il sedano e di un colore che varia dal verde al rosa o al rosso acceso.
All’acquisto, gli steli devono risultare croccanti, sodi e privi di macchie. Lo si consuma crudo, condito con limone e zucchero, o cotto. Si usa in marmellate, muffins, torte e gelati. Può accompagnare piatti di carne o pesce. Si abbina bene a fragole, zenzero, limone e cannella.
Stagionalità: primavera ed estate.
Aspetti nutrizionali: è ricco di potassio, calcio e vitamina C. Ha proprietà toniche, digestive e lassative.
Borragine
(Borago officinalis)
È una pianta spontanea di origini orientali, molto diffusa in Europa e in America. Ha steli alti circa 40 cm, fiori blu e foglie larghe, grinzose, spesse, ricoperte di una peluria bianca.
Al gusto è simile al cetriolo, ma in cucina le foglie si utilizzano in sostituzione agli spinaci. I fiori possono essere canditi come le viole e si utilizzano per decorare torte e budini, oppure le insalate e i piatti di formaggio.
Stagionalità: giugno-luglio.
Aspetti nutrizionali: contiene potassio, ferro, vitamina C, provitamina A, calcio, fosforo e magnesio. Le sono attribuite proprietà lassative, diuretiche e depurative.
Chiara Porati