CUCINIAMO

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GIOVANNI ROMANO E MATTEO SCIRPOLI PRESENTANO “CAVOLFIORE D’ORO”

INGREDIENTI:
1 cavolfiore da 800g circa – 50 gr di olio evo – 25 gr di salsa di soia – 15 gr di miele millefiori – 10 gr di aceto – 5 gr di sale – 2 gr di curry – 2 gr di paprika – 1 gr di curcuma – 1 gr di pepe
PROCEDIMENTO:
Preriscaldare il forno a 200°C, eliminare le foglie del cavolfiore, lavarlo e asciugarlo. Posizionarlo al centro del foglio di carta da forno, precedentemente immerso e strizzato in acqua fredda. Unire tutti gli ingredienti in una ciotola, con un pennello spennellare prima a testa in giù il cavolfiore e poi anche sopra. Chiudere bene il cartoccio e infornare per 35 minuti circa. Estrarre la teglia dal forno aprire il cartoccio, recuperare il succo e continuare a spennellare. infornare nuovamente a 190° per altri 30 minuti, senza carta da forno.
 ??CURIOSITÀ e VALORI NUTRIZIONALI??
Nati sotto il cavolfiore? Chi come noi, è cresciuto con questa idea? Secondo una credenza contadina, le foglie centrali del cavolo (cappuccio) venivano assimilate al sesso femminile mentre il fusto (caulis in latino) rappresenta il membro maschile. Da qui la credenza che i bambini nascessero sotto i cavoli. Oltre alle trasparenti allusioni accennate, si aggiunga che alle contadine che estraggono con le due mani con gesto roteante la “testa” da terra e tagliano la radice (il “cordone ombelicale”) viene popolarmente dato il nome di “levatrici”.

Per 100g:

Kcal 61 Carb 4 gr ? Pro 3,2 gr ?? Grassi 2,8 gr ?

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GIOVANNI ROMANO E MATTEO SCIRPOLI PRESENTANO “BRIOCHES”

INGREDIENTI:
550 g di farina 00 – 15 g di lievito di birra – 100 g di zucchero – 1 c.ino di sale – 1 tuorlo – 170 ml di acqua – 120 ml di latte – 24 ml di olio di semi Per la sfogliatura: – 250 g di burro Per spennellare: – 1 uovo – Latte – Zucchero
PROCEDIMENTO:
Sciogliere in planetaria il lievito nell’acqua, poi aggiungere 150g di farina presa dal totale e fare lavorare l’impasto per qualche minuto fino ad ottenere una massa simile ad una pastella, sarà il nostro “lievitino”. Lasciare riposare coperto da pellicola trasparente per 1h. Trascorsi 60 min aggiungere 2-3 cucchiai di farina e fare asciugare. Unire il tuorlo e lavorare fino a completo assorbimento. Unire i 100 g di zucchero poco alla volta e il cucchiaino di sale. Dopo qualche minuto aggiungere, alternando poco alla volta, la restante farina e il latte. Aromatizzate a piacere con vaniglia o scorza di limone. Al termine unire i 24 g di olio di semi poco alla volta e continuare la lavorazione per 15 min circa o fino ad ottenere un impasto morbido ma non troppo appiccicoso. Lasciare lievitare per 1 ora coperto da pellicola trasparente senza spifferi. 10 min prima della fine della lievitazione tirare fuori dal frigo il burro e iniziare a lavorarlo tra due fogli di carta forno fino a ottenere un rettangolo di dimensione 25×20 cm. Prendere l’impasto, rovesciandolo su una spianatoia, con l’aiuto della farina e matterello bisogna stenderlo fino ad ottenere un rettangolo delle dimensioni di 42×22 cm. Ora procediamo con le pieghe: Adagiare nella parte alta dell’impasto lasciando circa un cm dai bordi il nostro burro precedentemente lavorato fino a coprire i 2/3 della sfoglia. Portare la parte inferiore della sfoglia al centro, seguita dalla parte superiore. Adagiare su una base e far riposare coperta da pellicola in frigo per 10/15 min. Una volta passato il tempo ritirare dal frigo l’impasto e messo sull’asse, con apertura sempre alla nostra destra, iniziare a stenderlo picchiettandolo con il matterello fino ad ottenere una sfoglia di circa 8 mm. Effettuare la seconda piega, portando sempre al centro la parte inferiore seguita da quella superiore. Rimettere in frigo per altri 30 min. Rifare questo procedimento per altre 2 volte per un totale di 3 pieghe in modo tale da ottenere 27 sfoglie in totale. Terminare le pieghe e iniziare a formare i nostri croissant. Stendere sull’asse la nostra sfoglia, ricavando dei triangoli isosceli. Incidere il centro della base di ogni triangolo e avvolgendoli su se stessi otterremo la forma delle brioches. N.B. Ricordati durante l’avvolgimento di tirare la pasta in modo da permetterti di fare più giri possibili e di terminare sempre con la punta sotto per evitare che durante la lievitazione e cottura si possa disfare. A questo punto potete decidere di congelarli e scongelarli 7/8 ore prima della cottura, oppure fare lievitare per altre 2 ore. Prima di infornare, spennellare con la miscela di olio e latte, e spolverare con un po’ di zucchero. COTTURA Infornare a 200° a forno statico per 5 min e continuare la cottura a 180º fino a doratura. ?
 ??CURIOSITÀ e VALORI NUTRIZIONALI??
Una delle più affascinanti vicende a metà tra storia e leggenda è sicuramente quella che riguarda i panettieri viennesi. Vienna, 1683, all’epoca la città era sotto assedio da parte dall’impero Ottomano. Per colpire il nemico ed abbattere le mura, gli Ottomani agivano a notte fonda, scavando cunicoli con pale e picconi al fine di minarne le fondamenta. Gli unici uomini ancora svegli a quell’ora erano i panettieri, che udendo il rumore degli scavi allertarono l’esercito che in questo modo respinse gli attacchi. Come ricompensa fu chiesto ad un panettiere di celebrare la vittoria austriaca sul Turcomanno con un dolce a forma di mezzaluna, simboleggiante la bandiera turca. Era nato il kipferl. Fu lui concessa la vendita esclusiva di quel dolce che si diffuse successivamente anche in Francia con il nome di croissant ovvero crescente, come la luna di quelle durissime notti viennesi.
Per 100g: Kcal 358 Carb 40,7g ?Pro 5,2g ??Grassi 19,7g ?


I FUDGE DI SONIA PERONACI

GIOVANNI ROMANO E MATTEO SCIRPOLI PRESENTANO “INVOLTINI DI CARNE”

INGREDIENTI:
Sottofesa di vitello ( 2 fettine) 150 g Pancetta tesa 50 g Rosmarino q.b. Olio extravergine di oliva  Pepe nero q.b. Mollica di pane tostato 50 g. Verdure lesse (Bietole) 100 g Pane ( 1 fettina)
PROCEDIMENTO:
Per realizzare gli involtini di vitello per prima cosa assicuratevi che le fettine siano ben sottili. Ora farcitele con la verdura, che avete lessato in precedenza e con la mollica di pane tostata. Arrotolate la carne, per ottenere l’involtino e infilzateli con uno stuzzicadenti  abbastanza rigido e resistente. Passate alla cottura: in una padella, scaldate l’olio e aggiungete gli involtini. Insaporite con il sale e pepe, rosolateli per 3 minuti da un lato, poi girateli e rosolateli per 3 minuti anche dall’altro lato  Abbassate la temperatura, coprite con il coperchio e proseguite la cottura per 6 minuti circa. Terminata la cottura, tostate la fettina di pane. Servite caldo.?
 ??CURIOSITÀ e VALORI NUTRIZIONALI??
La reazione di Maillard: A lei dobbiamo, profumo a parte, quel sapore tostato di un pezzo di carne, ma non solo, cotto ad alta temperatura. Qualcuno usa anche il termine “caramellato”, ignorando che la caramellizzazione è una reazione diversa.  Nel caso della Maillard, infatti, le vere protagoniste sono le proteine, come quelle presenti in abbondanza nella carne.
Per 100g: Kcal 206 Carb 11,4g ? Prot 11,6g ?? Grassi 12,4g ?

GIOVANNI ROMANO E MATTEO SCIRPOLI PRESENTANO “RISOTTO AL PISTACCHIO”

Se siete amanti del pistacchio come noi e Ilenia Di Bella (colei che ha suggerito la ricetta), non potete farvi sfuggire questo meraviglioso risotto.

INGREDIENTI:
Dosi per 4 persone – 300 gr di riso – 1 lt. Brodo – 100 gr. di pistacchi – Un bicchierino di vino bianco – 50 gr. di Emmental grattugiato – 50 gr. di formaggio Grana – ½ scalogno – 80 gr. burro – Sale – Pepe
PROCEDIMENTO:
Innanzitutto sgusciate i pistacchi. 1/3 metteteli in un mixer e frullate, il resto lasciateli interi. Iniziate quindi con la con la preparazione del risotto: tritate lo scalogno e fatelo dorare con metà burro, quindi aggiungete il riso e fatelo tostare. Sfumate con il vino bianco, quindi iniziate ad aggiungere il brodo caldo poco per volta per cuocere il riso, aggiungendo la polvere di pistacchio (frullata precedentemente). A fine cottura mantecate con il burro restante, pistacchi interi, formaggi e aggiustate di sale e pepe. Servite subito il risotto al pistacchio, decorando se volete con qualche pistacchio tostato.
 ??CURIOSITÀ e VALORI NUTRIZIONALI??
Il pistacchio (dal greco Pistàkion) è una pianta originaria del bacino Mediterraneo, coltivata per i semi, utilizzati per il consumo diretto, in pasticceria e per aromatizzare gli insaccati. Termini corrotti derivanti dall’arabo “fristach” e “frastuch”. Naturalmente trattasi di traslitterazione dal momento che il suono della “p” mancando in lingua araba viene reso con la “f” o la “b”. Nel dialetto brontese dei nostri nonni il termine “frastucata” indicava un dolce a base di pistacchio e “frastuchino” il colore verde pistacchio. Furono gli Arabi, dunque, strappando la Sicilia ai Bizantini, ad incrementare ed a attrezzarsi nella coltivazione del pistacchio che nell’Isola, particolarmente alle pendici dell’Etna, trovò l’habitat naturale per uno sviluppo rigoglioso e peculiare. • • Valori nutrizionali: Per 100 gr: Kcal 449 Carb 45 gr? Prot 12,5 gr?? Grassi 24 gr?

GIOVANNI ROMANO E MATTEO SCIRPOLI PRESENTANO “TORTA SALATA”

INGREDIENTI:
– Pasta Sfoglia (Rotonda) – 200 g Provola affumicata – 500 g Cicoria Catalogna – 1 Uovo – Parmigiano q.b. – Sale q.b. – Pepe q.b.
PROCEDIMENTO:
Mondare e lessare la cicoria e lasciarla raffreddare. Nel frattempo stendere la pasta sfoglia in una teglia. Tagliare a cubetti la provola affumicata. Ridurre di dimensione le foglie di cicoria lessa, ed iniziare a riempire la torta salata, facendo uno strato di cicoria ed uno di provola. Chiudere il bordo della torta, per evitare la fuoriuscita degli ingredienti. Sbattere l’uovo e spennellarlo sul bordo della torta salata. Spolverare con parmigiano grattugiato. Infornare a 200° per 40 minuti. Sfornare ed attendere che si freddi per servirla.
 ??CURIOSITÀ e VALORI NUTRIZIONALI??
La nascita della pasta sfoglia pare che affondi le proprie radici in epoche antiche, come testimoniano ricette come quella della baklava (dessert popolare in quasi tutte le cucine arabe e mediterranee). Secondo una leggenda l’origine della pasta sfoglia deriva da un errore di un garzone, il quale durante una preparazione di un impasto, dimenticò di aggiungere il burro, cosi per ovviare all’errore pensò di tagliarlo a pezzettini e di inserirlo nell’impasto successivamente. La prima versione moderna della pasta sfoglia, con l’esatta indicazione dei vari “giri”, fu ideata da De La Varenne.
Segreto: Nel caso si voglia cuocere uno strato di pasta sfoglia singolarmente è strettamente necessario bucare la superficie per limitarne il gonfiore.Valori nutrizionali: Per 100 g: Kcal 219 Carb 12,7g? Prot 10,6g?? Grassi 13,7g?


LE RICETTE DI CARLO ROMITO  “CECI E CARCIOFI ALLA GAMBA DE LEGN”


LE RICETTE DI CARLO ROMITO  “PESTO”




LE RICETTE DI CARLO ROMITO  “TESTAROLI”

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GIOVANNI ROMANO E MATTEO SCIRPOLI PRESENTANO “MELANZANE RIPIENE DI CARNE”

INGREDIENTI:
– 3 melanzane piccole – 400 g di salsa di pomodoro – 250 g di carne macinata – ¼ di scalogno – ¼ bicchiere di vino rosso – 50 g parmigiano grattugiato per spolverizzare – 2 cucchiai di pangrattato per spolverizzare – 1 cucchiaio di olio extravergine di oliva – Sale q.b. – Pepe q.b.
PROCEDIMENTO:
Per preparare le melanzane ripiene di carne iniziate tritando finemente lo scalogno e fatelo dorare in un pentolino assieme ad un cucchiaio di olio. Unite quindi il macinato, regolate di  salate e pepe, e fate dorare a fuoco basso, mescolando spesso. Quando la carne sarà  dorata alzate il fuoco e sfumate con il vino rosso. Lasciate evaporare, quindi abbassate di nuovo la fiamma e unite la salsa di pomodoro. Continuate a cuocere per 3 ore circa a fuoco basso. Nel frattempo lavate le melanzane,  eliminate il picciolo e tagliatele a metà per il lungo. Aiutandovi con un coltello affilato incidete la polpa a circa mezzo centimetro dalla buccia. Quindi svuotatele completamente. Salate l’interno delle melanzane e mettetele a testa in giù su una gratella per qualche minuto. Tagliate a cubetti la polpa. Quando il ragù si sarà asciugato, unite la polpa di melanzane e continuate a cuocere per una ventina di minuti. Quando le melanzane saranno tenere aggiustate di sale e spegnete il fuoco. Lasciate raffreddare il tutto e farcite le melanzane. Disponete poi su una teglia da forno  unta con un filo di olio. Spolverizzate con il parmigiano e pangrattato. Aggiungete un filo di olio sulla superfice. Cuocete nel forno già caldo a 180° per 30-40 minuti, finché le melanzane ripiene non saranno dorate e, affondando la forchetta dalla parte della buccia, la polpa non risulti tenera.
 ??CURIOSITÀ e VALORI NUTRIZIONALI??
Frutto appartenente alla cultura alimentare italiana, del quale esistono molte varietà, tra le quali le più diffuse sono la “Lunga” e la “Tonda”. Greci e Romani non conoscevano questo frutto che approdò in Sicilia, probabilmente durante il XIII sec. ad opera dei mercanti arabi. Trattandosi di una solanacea, genere di pianta che mangiata nel modo sbagliato può risultare dannosa, venne guardata a lungo con diffidenza e consumata soprattutto presso gli strati sociali più bassi o ebrei. Taddeo Alderotti, primo professore di medicina all’Università di Bologna, citato in una raccolta anonima trecentesca, proponeva addirittura una tesi secondo la quale chi avesse mangiato almeno nove melanzane sarebbe diventato matto. Presente in alcuni ricettari del XV sec. la melanzana continuò a lungo ad essere gravata da questa identità “insana” e popolare, per poi affermarsi nel sud d’Italia come regina della tavola. Valori nutrizionali: Per 100 grammi Kcal 56 Carb 5,3 g ? Pro 4,3 g ??  Grassi 2,1 g ?

GIOVANNI ROMANO E MATTEO SCIRPOLI PRESENTANO LA  “TORTA CAMILLA”

INGREDIENTI:
⁃ 250 g di carote (peso senza buccia)
⁃ 350 g di farina 00
⁃ 180 g di zucchero
⁃ 125 g di yogurt bianco
⁃ 100 g olio di semi
⁃ 3 uova (temperatura ambiente)
⁃ 1 bustina di lievito
PROCEDIMENTO:
Frullare le carote con l’olio di semi
Montare le uova con lo zucchero per 3 – 4 minuti
Aggiungere alle carote frullate, lo yogurt e lavorare il tutto.
Incorporare la farina a filo all’impasto.
Aggiungere il lievito, versare l’impasto in una teglia imburrata di diametro 24 cm.
COTTURA:
180° per 45 – 50 minuti.
Buon appetito e mi raccomando basta stare in giro… TORTATE A CASA!
 ??CURIOSITÀ e VALORI NUTRIZIONALI??
Se avessimo realizzato questo dolce prima del XVI secolo, il suo colore non sarebbe stato un delicato arancione, ma piuttosto un color lillà: la carota, infatti, in principio era… viola! Divenne arancione grazie al lavoro dei botanici olandesi, che, per omaggiare Guglielmo D’Orange, il quale aveva condotto l’Olanda verso l’indipendenza dalla Spagna, ibridarono il popolare ortaggio per
ottenerne la varietà arancione che oggi tutti conosciamo!
Valori nutrizionali:
Per 100 grammi
Kcal 272
Carb 39,4g ?
Pro 6,1g ??
Grassi 10,3g ?

 

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