COME SCEGLIERE LE VERDURE AMARE

I responsabili del gusto amaro di queste verdure sono i polifenoli, sostanze preziose per l’organismo perché antiossidanti molto potenti. Aggiungere alla propria dieta le verdure amare aiuta il nostro corpo a disintossicarsi dalle tossine accumulate, migliora le funzioni intestinali e contribuisce a “bruciare” i grassi, migliorando il metabolismo. D’inverno se ne trovano molte e vale la pena farne incetta, perché forniscono i nutrienti necessari per “darsi una regolata”, soprattutto durante le feste. Vi aiuteranno a rimanere in forma facendo il pieno di gusto!

 

verdureamare

Cavolo nero
(
Brassica oleracea L.)

Ha un bassissimo contenuto calorico e un elevato apporto di calcio, fosforo, ferro, potassio, acido folico e vitamine del gruppo A, C, E. È uno dei vegetali più sani e versatili della stagione invernale. Ha proprietà antinfiammatorie e in taluni casi può anche essere un valido contributo nella prevenzione di alcune forme tumorali. Conosciuto per lo più come ingrediente fondamentale della famosa “ribollita toscana, è un ortaggio assolutamente da riscoprire. Provatelo nelle zuppe e nelle vellutate, ma anche come ripieno di torte salate e pani speciali, ripassato in padella o semplicemente sbollentato.

 

Cicoria
(Cichorium intybus)

Appartiene alla famiglia delle Asteraceae. È un’erba spontanea, un tempo raccolta nei campi incolti. Ancora oggi alcune persone sanno riconoscerla, ma più facilmente la si può comprare dall’ortolano, senza rischiare di cogliere l’erba sbagliata. I mazzi di cicoria hanno foglie di colore verde scuro, lanceolate, con una costa chiara al centro. La cicoria ha un buon potere lassativo, regola la quantità di glucosio e colesterolo nel sangue. È ricca di cicorina, inulina, colina, tannino, amido, sali minerali e vitamine, che assicurano proprietà disinfettanti, toniche, disintossicanti e astringenti. Provatela in una zuppa di legumi o stufata in padella.

 

 

Cima di rapa
(Brassica rapa sylvestris) 

Appartiene alla famiglia delle Brassicaceae. Si tratta della parte più alta della pianta della rapa, di cui si mangia anche la radice. Le cime dell’arbusto sono molto apprezzate proprio per il loro gusto amarognolo e le loro doti remineralizzanti e disintossicanti. Sono un alimento consigliato alle donne in gravidanza, perché ricco di acido folico, una vitamina fondamentale per il corretto sviluppo del nascituro. Le cime di rapa sono inoltre ricche di sali minerali, calcio, fosforo, ferro, vitemine A, B2 e C . Apportano anche molte proteine e sono poco caloriche. Tipiche della cucina pugliese, sono spesso cucinate in padella, insaporite con aglio e peperoncino: davvero un ottimo condimento per la pasta fatta in casa.

 

 

Radicchio
(Cichorium intybus)

È un’insalata ricca di antiossidanti e antociani. Tipici della verdura di colore rosso violaceo, gli antociani aiutano a prevenire il rischio di malattie cardiovascolari. Il radicchio, piacevolmente amarognolo, fornisce al nostro organismo magnesio, fosforo, calcio, zinco, sodio, ferro, rame, manganese e contiene anche molte vitamine. È considerato molto depurativo ed è adatto soprattutto a chi soffre di stipsi e di problemi digestivi. Si può mangiare crudo, in insalata, e cotto, come condimento di risotti e paste ripiene o semplicemente cucinato alla griglia e condito con olio, sale e una goccia di aceto balsamico.

 

 

Radice di Soncino o scorzonera
(Cichorium intybus)

Meglio conosciuta come “radice amara”, è la radice di una particolare cicoria che cresce nel territorio della cittadina di Soncino (CR) e nel Bresciano. Ha un gusto amarognolo e forse per questo particolare sapore non la si trova spesso sulle nostre tavole. Tuttavia la si sta rivalutando grazie al lavoro della Pro Loco del Comune di provenienza, in cui viene coltivata, poi raccolta a mano. La radice bianca ha la forma di una grande carota, la consistenza di una patata e si mangia soprattutto cotta, sbollentata e condita con olio e sale, nelle minestre o brasata. Con la radice amara si producono anche dei singolari liquori. Questo ortaggio ha proprietà depurative, aiuta ad assorbire il ferro e favorisce la crescita del batterio Bifidus nell’intestino. Contiene anche molta inulina, costituita da saccarosio e fruttosio, che ha effetti benefici sul sangue e sull’intestino.

 

 

Scarola
(Cichorium endivia latifolium)

È una varietà di indivia che appartiene alla famiglia delle Asteraceae. È un’insalata a cespo aperto caratterizzata da un bel color verde-giallo chiaro abbastanza pallido nel centro, al “cuore”. La scarola si semina verso la fine dell’estate e si raccoglie in autunno inoltrato e inverno (se le temperature non sono particolarmente rigide). È consigliabile mangiarla cruda, visto che è una delle poche insalate fresche di stagione, ma è ottima anche cotta, come ripieno di arrosti arrotolati e focacce, oltre che come involucro per involtini.  La scarola ha diverse proprietà nutrizionali e un apporto calorico ridottissimo. Contiene molta acqua, indispensabile anche nell’alimentazione invernale, e fornisce un buon apporto di potassio, calcio e ferro. Ottimo alleato per regolare la peristalsi (insieme di movimenti dalle pareti del tubo digerente per favorire il tragitto del contenuto), è anche un alimento adatto a chi soffre di malattie metaboliche, perché contiene molte fibre, fitosteroli e acidi grassi polinsaturi.

Chiara Porati

 

 

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