BELLO DENTRO

Polpa verde, gialla, più raramente rossa. Buccia marroncina, pelosa o liscia, non particolarmente attraente né gustosa; eppure, come vedremo, commestibile.

 

 

 

Il kiwi è un frutto, anzi più esattamente una bacca, originario della Cina, dove si coltiva da diversi secoli. Introdotta in Inghilterra all’inizio dell’Ottocento, alla fine del secolo emigrò con successo in Nuova Zelanda, che le diede il nome del suo uccello simbolo, appunto il kiwi. Nel Novecento si diffuse in Europa. Oggi è l’Italia uno dei suoi maggiori produttori nel mondo.

Nel nostro Paese il periodo migliore per iniziare la raccolta è il mese di ottobre, e si può andare avanti – riparandolo in caso di gelate invernali – fino a maggio. Tra giugno e ottobre si trovano sul mercato frutti di provenienza neozelandese.

Le due principali varietà sono la verde e la gialla (o gold).

Il kiwi è buono maturo; acerbo è molto acido. Ma come si capisce se è pronto per il consumo? Al tatto. Una leggera pressione deve rivelare una polpa cedevole e morbida. Attenzione però: non troppo molle. Altrimenti potrebbe essere già iniziata la fermentazione, che lo rende praticamente immangiabile. Per evitare di scegliere frutti troppo maturi, osservate la buccia: deve essere senza grinze, priva di macchie o di altre imperfezioni.

La buccia, come dicevo, è commestibile, anche se il suo sapore non è dei più appetitosi. Piena di sostanze preziose, è ricchissima di fibre, che hanno un effetto positivo sul colesterolo. Contiene una quantità notevole di vitamina C ed è un toccasana in caso di stipsi. Per consumarla, basta lavarla bene, spazzolando anche i peli sulla sua superficie se si tratta di kiwi verdi. Poi si consiglia di frullare polpa e buccia insieme, mescolandolo o con altra frutta o con uno yogurt.

Il kiwi è ricco di vitamine C ed E, di potassio, magnesio, rame, ferro e fibre. L’abbondanza di potassio e la scarsità di sodio lo rendono perfetto per gli sportivi, perché diminuiscono il fastidio dei crampi.

Un modo comodo per gustarlo è tagliarlo a metà: poi si scavano i due mezzi kiwi con un cucchiaino. Oppure si tagliano delle fettine sottili che, nel caso il frutto sia troppo aspro, si spolverizzano con un po’ di zucchero. È ottimo nella macedonia.

Si conserva in luoghi freschi e asciutti; lo danneggiano l’umidità e il caldo. A temperatura ambiente dura circa 5 giorni, di più se si tiene in frigorifero. C’è anche un sistema per accelerare la maturazione: basta metterlo di fianco ad altra frutta come mele, pere, banane.

La redazione

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