ARANCE E RAFFREDDORE

Arance, mandarini, clementine… gli agrumi devono parte della popolarità alla ricchezza di vitamina C. Ma basta questo per sostenerne che possano curare raffreddore e influenza? Il nome scientifico della vitamina C è “acido ascorbico” e si lega al fatto che una sua prolungata e forte carenza produceva un tempo la grave malattia chiamata scorbuto. Era una patologia diffusa secoli fa soprattutto tra i naviganti, i quali affrontavano il mare per mesi senza poter contare su scorte di frutta e verdura fresche (allora non c’erano i frigoriferi), fonti privilegiate di vitamina C.

 

 

 

 

Ora lo scorbuto è praticamente scomparso, ma la vitamina C mantiene un ruolo essenziale per la salute, perché svolge numerose funzioni nel nostro organismo: partecipa alla formazione di diversi tessuti corporei (collagene, denti, ossa, pelle), contrasta la fragilità capillare, migliora l’assorbimento del ferro contenuto nelle verdure ed è un potente antiossidante capace di contrastare i famigerati “radicali liberi”. Inoltre, è in grado di rafforzare il potere difensivo dei globuli bianchi.

 

Insomma, è una vitamina “tuttofare” e questa sua molteplice attitudine ha certamente favorito il mito che sia un ottimo alleato contro il raffreddore. Una convinzione che si era diffusa anche grazie al successo di un libro pubblicato dal Premio Nobel Linus Pauling, nel quale si parlava delle miracolose proprietà di questa vitamina nella cura dei raffreddori. Le ricerche attuali, come lo studio finlandese “Vitamin C for preventing and treating the common cold (Vitamina C per prevenire e trattare il comune raffreddore, ndr)”, hanno però chiarito come il contributo della vitamina C nella cura dei malanni di stagione sia decisamente basso, mentre una sua attività positiva si può ipotizzare sul piano della prevenzione, perché aiuta in generale il tono dell’organismo e, in questo senso, lo rende meno vulnerabile all’attacco di germi e virus.

 

Parlando di vitamina C occorre però tenere ben presente che il nostro corpo non è capace di immagazzinarla e un suo eventuale surplus rispetto alle necessità viene eliminato. È sbagliato, quindi, pensare che mangiare tante arance in un solo giorno serva a fare il pieno di vitamina C per tutta la settimana: per stare bene davvero bisogna introdurne la giusta quantità ogni giorno (un paio di agrumi o kiwi), senza ricorrere a inutili integratori, e se il raffreddore viene lo stesso, bisogna solo… aspettare che passi.

 

Giorgio Donegani

www.giorgiodonegani.com

 

 

 

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