Fu costituita nel luglio 1953 a Milano per iniziativa del noto giornalista e scrittore Orio Vergani, uno dei fondatori, nel 1927, del Premio letterario Bagutta.
L’idea che l’Italia potesse emulare il primato gastronomico francese gli era venuta proprio in occasione di un tour ciclistico in Francia, che seguiva per conto del Corriere della Sera. Aveva infatti osservato le tante e varie mete della ristorazione disseminate lungo le strade. Convinto della dimensione poliedrica del cibo, s’impegnò allora per dar vita a un’Associazione d’alto profilo – attorno alla quale raccolse un gruppo di esponenti di spicco dell’intellighenzia – che nel 2003 il titolo di “Istituzione culturale”.
Vergani riteneva che la cucina fosse una delle espressioni più radicate della cultura di un Paese: frutto della storia e delle esperienze dei suoi abitanti, della tradizione e dell’innovazione e, per questo, da salvaguardare e trasmettere ai posteri. Attraverso il Centro Studi, le Delegazioni e le Legazioni in Italia e nel mondo, l’Accademia si è sempre adoperata per la realizzazione di questi obiettivi. Senza compromessi, tanto che l’ammissione è preclusa a quanti abbiano interessi nella ristorazione e nelle scuole di cucina.
Cosa fa l’Accademia
Le sue attività principali sono:
– interventi di tutela e valorizzazione del patrimonio culturale;
– organizzazione e gestione di attività culturali, artistiche o ricreative di interesse sociale, incluse quelle editoriali, di promozione e diffusione dei saperi;
– studio dei problemi della gastronomia italiana; formulazione di proposte; risposta alle richieste di pareri da parte di uffici, enti, associazioni e istituzioni pubbliche e private, operando affinché siano sostenute iniziative idonee a favorire la migliore conoscenza dei valori tradizionali della cucina italiana;
– promozione e facilitazione di tutte quelle azioni che, dirette alla ricerca storica e alla sua divulgazione, possono contribuire a valorizzare la cucina nazionale in Italia e all’estero anche come espressione di costume, di civiltà, di cultura e di scienza;
– promozione della conoscenza presso la pubblica opinione di quegli esercizi, all’interno e all’esterno del Paese, che offrono una seria garanzia del rispetto e dell’osservanza della tradizionale e caratteristica cucina nazionale, regionale e locale;
– creazione e conferimento di riconoscimenti a chi opera per il raggiungimento degli scopi istituzionali.
La redazione
Un compleanno importante
Per festeggiare il traguardo del settantesimo anno di fondazione, il 29 luglio 2023 il Consiglio di Presidenza si riunisce all’Hotel Diana di Milano. In questa occasione sarà presentato alla stampa il Manifesto del Settantennale: un documento che enuncia i principi che l’Accademia ritiene fondamentali affinché la cucina italiana abbia lo spazio culturale e storico che le compete.
Accademia italiana della cucina
VIA NAPO TORRIANI, 31 20124 MILANO
TEL. 02.66987018