I dati della recente indagine “Okkio alla salute”, svolta dal Ministero della salute in collaborazione con il MIUR, sono preoccupanti: il sovrappeso e l’obesità interessano complessivamente il 33% degli oltre 42.000 bambini di 8-9 anni coinvolti nell’indagine. Una vera e propria emergenza che può essere affrontata soltanto con un’efficace programma di educazione alimentare, a casa e a scuola. Ma cosa vuol dire educare a un sano rapporto con il cibo? La celebre frase “l’animale si nutre, l’uomo mangia”, con cui Brillat Savarin apriva il suo “Trattato di fisiologia del gusto”, offre uno spunto interessante da cui partire. Cosa significa infatti che l’animale si nutre?
Pensiamo a quei branchi sterminati di zebre, piuttosto che di gazzelle o antilopi che ci mostrano i documentari televisivi… Ebbene, nel branco è quasi impossibile distinguere un animale dall’altro: non esiste una zebra obesa così come non ne troviamo una scheletrica…. sembrano fatte con lo stesso stampo, e la ragione di tanta uniformità sta nel fatto che gli animali (tranne quelli domestici che noi stessi viziamo) consumano il cibo solo per soddisfare il bisogno di nutrirsi, obbedendo a una golosità fisiologica. Per l’uomo è diverso: noi mangiamo non soltanto per rispondere al bisogno di nutrirci ma anche e soprattutto per provare piacere, al punto che siamo l’unico essere capace di mangiare molto anche quando non ha fame… Perché? Semplice, perché obbediamo a una golosità di tipo culturale. Per noi il cibo è molto più che semplice nutrimento, è convivialità, gusto, tradizione, comunicazione… e se è certamente bello godere del piacere del cibo e della cucina, è ancora più bello se riusciamo a coniugare questo piacere con quello del benessere fisico. Impossibile? No, assolutamente, ma per prima cosa è indispensabile uscire da un equivoco: “educazione alimentare” non significa soltanto “imparare a nutrirsi”, non vuol dire ridurre il rapporto con il cibo a una questione di grassi e calorie. No, fare “educazione alimentare” significa aiutare i giovani a riscoprire il valore del cibo in tutti i suoi aspetti, non per negare il piacere di mangiare, ma per esaltarlo nel connubio della sensazione meravigliosa che viene dal pieno benessere. Ecco, è questa un po’ l’idea di fondo che guiderà tutti i miei interventi in questo blog…
Alla prossima!